Spinto a vivere al di sopra dei suoi mezzi, per conservare la moglie e il tenore di vita cui l'ha abituata, vende clandestinamente un occhio a un riccone che l'ha perso in un incidente. Apologo sull'Italia del miracolo economico e sul consumismo rampante, il film si sostiene sulle prodezze di Sordi, ma il moralismo greve di De Sica e Zavattini gira un po' a vuoto perché l'idea di partenza non resiste ai tempi di un lungometraggio.